Negli ultimi anni, le Criptovalute hanno registrato un’enorme crescita in termini di popolarità e adozione. Sempre più persone investono in Bitcoin, Ethereum e altre valute digitali, sia per scopi di investimento che di utilizzo quotidiano. Tuttavia, l’attenzione del Fisco su questi asset è in costante aumento, rendendo fondamentale comprendere le regole di Tassazione delle Criptovalute in Italia.
In questo articolo analizzeremo le Normative Fiscali sulle Criptovalute, come dichiararle nel Modello Redditi e nel Quadro RW, e quali sono i rischi in caso di omissioni o errori nella dichiarazione.
Tassazione delle Criptovalute in Italia
Qual è il Trattamento Fiscale delle Criptovalute?
In Italia, le Criptovalute non sono considerate moneta a corso legale, ma sono assimilate a strumenti finanziari o beni digitali. Il trattamento fiscale varia in base all’uso che ne viene fatto:
- Se detenute a titolo di investimento, possono generare plusvalenze tassabili.
- Se utilizzate per pagamenti o transazioni occasionali, possono non essere soggette a tassazione.
- Se impiegate in attività come trading, staking o mining, rientrano nel regime delle imposte sui redditi.
Criptovalute e Obblighi Fiscali: Quando Vanno Dichiarate?
Secondo le Normative Fiscali sulle Criptovalute, è necessario dichiarare i propri asset digitali in diversi scenari:
- Se si possiedono Criptovalute detenute su Exchange esteri.
- Se si svolgono attività di mining o si ricevono compensi in valute digitali.
La Legge di bilancio per l’anno 2025, la Legge 207/2024, ai commi da 23 a 25 prevede:
- Per l’anno fiscale 2025 l’applicazione di una imposta sostitutiva del 26% sui redditi diversi derivanti dall’alienazione di cripto-attività;
- L’innalzamento di tale aliquota al 33% con decorrenza dal giorno 1° gennaio 2026;
- L’eliminazione, già dal giorno 1° gennaio 2025, della prima prevista soglia di non imponibilità di 2.000 euro.
L’eliminazione della soglia di non imponibilità comporterà che saranno soggette a tassazione e ai relativi obblighi dichiarativi anche le plusvalenze di più modesto importo, che possono interessare coloro che detengono criptovalute senza una effettiva e sostanziale finalità speculativa.
Come Dichiarare le Criptovalute nel Modello Fiscale Italiano
Criptovalute e Dichiarazione Redditi: Cosa Sapere
In termini di dichiarazione, ciò si concretizza nella compilazione del quadro RW del modello Redditi PF o del nuovo quadro W del modello 730, per i contribuenti che lo possono adottare.
Quadro RW: Guida Pratica per il Monitoraggio Fiscale
Il Quadro RW è il modulo della dichiarazione fiscale in cui devono essere indicati gli asset detenuti all’estero, compresi i wallet su Exchange. È obbligatorio compilarlo se si possiede un saldo superiore a una certa soglia.
Quadro W del modello 730 del 2024
Come precisato dalle istruzioni del modello 730 del 2024, bisogna partire col precisare che il quadro va compilato “anche se l’investimento non è più posseduto al termine del periodo d’imposta”.
La compilazione del quadro W inizia con la compilazione del rigo W1 e successivi, uno per ogni attività detenuta all’estero o ogni cripto-attività (in questo caso criptovaluta).

I principali campi del rigo W1, e successivi, a cui fare attenzione sono:
- campo 1 Codice titolo possesso: inserire 1 in caso di proprietà;
- campo 2 Tipo contribuente: va inserito il codice 2, se il contribuente è il titolare effettivo;
- campo 3 Codice individuazione bene: va inserito il codice 21 dedicato alle cripto-attività;
- campo 4 Codice stato estero: le istruzioni del modello precisano che l’inserimento del “codice non è obbligatorio nel caso di compilazione per dichiarare valute virtuali”;
- campo 5 Quota di possesso: va indicata la quota di possesso, in percentuale, dell’investimento: quindi in caso di proprietà esclusiva va indicato 100;
- campo 6 Criterio determinazione del valore: per il valore di mercato va inserito il codice 1;
- campo 7 Valore iniziale: il valore all’inizio del periodo di imposta o al primo giorno di detenzione della cripto-attività, se successivo;
- campo 8 Valore finale: il valore al termine del periodo di imposta o nel momento di dismissione dell’investimento;
- campo 10 Giorni IVAFE Cripto-attività: vanno indicati i giorni di detenzione della criptovaluta durante il periodo d’imposta, ma solo quando l’imposta è effettivamente dovuta;
- campo 16 Solo monitoraggio: da barrare solo nel caso in cui il contribuente adempie all’obbligo dichiarativo ai soli fini di monitoraggio fiscale, ma non è tenuto alla liquidazione dell’imposta.
Particolare attenzione va posta alla modalità di calcolo del valore iniziale e del valore finale dell’asset detenuto: tali valori di norma sono quello d’acquisto e quello al 31 dicembre (o il prezzo di vendita) certificati dall’exchange sul quale le cripto-attività sono detenute (o acquistate o cedute): in mancanza di tali valori possono essere utilizzati quelli forniti da una piattaforma analoga, oppure da siti specializzati nella rilevazione dei valori di mercato delle criptovalute.
La compilazione del quadro W, sempre in relazione alle criptovalute, termina con la compilazione del rigo W8:

Secondo le istruzioni del modello 730 del 2024, nella colonna 7 va indicato “l’importo dell’eccedenza del versamento a saldo, in particolare va indicata in questa colonna la differenza, se positiva, tra l’imposta dovuta e il totale degli importi versati con il modello F24 indicando il codice tributo 1717 e l’anno 2023”
Come Calcolare le Tasse sulle Criptovalute
Il calcolo delle Imposte sulle Criptovalute dipende dalla tipologia di operazione effettuata. In particolare, le plusvalenze sono tassate con un’aliquota del 26%.
Conseguenze per Omissioni o Errori nella Dichiarazione
Non dichiarare le Criptovalute può comportare sanzioni fiscali elevate. Le principali sanzioni previste sono:
- Per omessa dichiarazione nel Quadro RW: multe dal 3% al 15% degli importi non dichiarati.
- Per mancata dichiarazione delle plusvalenze: sanzioni variabili dal 90% al 180% dell’imposta evasa.
Un errore nella dichiarazione può portare a controlli fiscali, con conseguenze anche penali in caso di somme elevate.
Conclusioni: Gestire la Fiscalità delle Criptovalute con un Professionista
La Tassazione delle Criptovalute è un tema complesso che richiede un’attenta gestione per evitare sanzioni e problemi con il Fisco. Seguire le Normative Fiscali sulle Criptovalute è essenziale per garantire la conformità legale e fiscale delle proprie operazioni.
Affidarsi a un consulente esperto nella gestione fiscale è fondamentale per navigare un panorama normativo complesso e in continua evoluzione. Un professionista qualificato può aiutarti a dichiarare correttamente i tuoi asset digitali, calcolare con precisione le imposte dovute e prevenire eventuali sanzioni. Questo approccio ti consente di operare in conformità con le normative, tutelare i tuoi investimenti e ridurre i rischi legati a errori o omissioni nella dichiarazione fiscale.



